Guerrino Tramonti
  • HOME
  • L' ARTISTA
    • REGESTO
  • MUSEO
    • LA FONDAZIONE
  • ARCHIVIO OPERE
  • MOSTRE
  • EVENTI
  • PREMI
  • MEDIA
  • CONTATTI
​​

INA CASA 
Una casa per uno. Una casa per tutti Pratiche di rigenerazione urbana dedicate alle nuove generazioni 
Terza tappa del progetto per rinarrare i Quartieri Ina Casa di Faenza 
INA CASA. Una casa per uno. Una casa per tutti, dopo le prime esperienze nei quartieri di Cesena e Modena,  arriva a Faenza grazie al partenariato con il Museo Guerrino Tramonti e Associazione Culturale Fatti d'arte alla vittoria della sesta edizione del bando regionale Gpt –Giovani Per Il Territorio: la cultura che  cura 2022/2023 sostenuto dal Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna. 
INA CASA. Una casa per uno. Una casa per tutti è un progetto che nasce dalla volontà di recuperare  storicamente e socialmente un'iniziativa del II° Dopoguerra, Gestione INA-Casa: intervento che lo  Stato Italiano mise in atto, su tutto il territorio nazionale, per la realizzazione di edilizia residenziale pubblica. Si realizzarono, su tutta la penisola, quartieri di grande valenza architettonica dal QT8 di Milano, al Tiburtino  a Roma, allo Spine Bianche di Matera. 
Le INA-Casa sono tutt'oggi riconoscibili dallo stile architettonico neorealistico e dalle targhe in ceramica policroma, che le caratterizzano, poste sulle mura degli edifici - disegnate da grandi artisti come a esempio  Alberto Burri, Duilio Cambellotti, Tommaso Cascella, Piero Dorazio, Irene Kowaliska, Pietro De Laurentiis,  Leoncillo Leonardi, Guerrino Tramonti, ecc.), a alludere al tema generale del progetto: casa come luogo felice.
La memoria di questo piano di edilizia è ormai flebile, intento dell’intervento di Aidoru è ritornare a camminare quartieri così unici, riconoscerli e intervistare gli abitanti per comprenderne la storia,  sociale e personale, con la volontà recuperare rinarrare,un'opera di grande valore: per tornare a dare voce a queste micro città, tuttora vive e abitate, ma dimenticate dalle comunità e per gettare le basi di un futuro  fatto di abitatori di spazi attivi e consapevoli del valore di comunità, capaci di adoperarsi per la conservazione del bene comune e altresì con la capacità di rielaborare le memorie storiche per immaginare e progettare  scenari futuri migliori. 
Nei prossimi mesi Aidoru,assieme ai partner di progetto, coinvolgerà gli Istituti Scolastici della città attraverso  laboratori e geo-esplorazioni nei quartieri, gli abitanti e le associazioni per raccontare la storia del Quartiere  del Borgo e di Piazza Bologna. 
Il Museo Guerrino Tramonti sarà il punto di partenza per la narrazione del progetto INA Casa a Faenza, rendendo il percorso indissolubilmente legato alla città di Faenza,al lavoro con le ceramiche e al tema delle  targhe policrome, elemento caratterizzante e distintivo di tutto il Piano. Preziosa la collaborazione con la  Fototeca Manfrediana per la ricerca del materiale storico d’archivio del territorio e del Comune di Faenza per lo sviluppo del progetto. 
Il progetto intende coinvolgere con il tempo diversi Quartieri Ina in Italia per creare una mappatura composita di un’esperienza straordinaria sul piano della progettazione territoriale e della storia sociale del nostro paese. 
Per maggiori informazioni sul progetto e sui collaboratori potete visitare il sito www.inacasa.org e seguire la  pagina facebook INA CASA. UNA CASA PER UNO. UNA CASA PER TUTTI. 
Contatti:  
Aidoru Associazione Aps 
info@aidoru.org 
Letizia Pollini 
3487731658 
letizia.pollini@gmail.com 


una foto al Museo Guerrino Tramonti 
 con il sostegno di: Partner:



​
ITALIA CINQUANTA
Moda e design. Nascita di uno stile
Gorizia, Palazzo Attems Petzenstein
21 marzo – 27 agosto 2023


Mostra a cura di Carla Cerutti, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin
Ideata e promossa da ERPAC FVG (Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia) – Museo della Moda e delle Arti applicate di Gorizia


Cartella stampa e immagini: www.studioesseci.net




Comunicato Stampa


Il mito dell’Italian Style prese corpo 70 anni fa, negli anni ’50, quando l’Italia, reduce dalle ferite della guerra, scelse di aggredire il futuro. Presto sarebbe arrivato il cosiddetto “Miracolo italiano”, con le sue grandezze e fragilità, ma quel mito non si è mai offuscato, qualificandosi progressivamente sino ad imporsi come il plus del nostro Paese nei settori più diversi.


Questa grande esposizione, curata da Carla Cerutti, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin, affiancati nel lavoro da un nutrito gruppo di importanti specialisti, rilegge quel momento storico alla luce di due specifiche componenti: la moda e il design, comprendendo in quest’ultimo anche la tradizione delle arti applicate, punto di forza della produzione italiana, più artigianale in epoche passate. A latere un terzo “fattore”, il cinema, che di quell’Italian Style fu un potentissimo mezzo di amplificazione planetaria.
La mostra “Italia Cinquanta. Moda e design. Nascita di uno stile” è promossa e organizzata da ERPAC FVG - Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, attraverso il suo Museo della Moda e delle Arti applicate di Gorizia. Si potrà ammirare nel sontuoso Palazzo Attems Petzenstein, nel cuore di Gorizia (futura Capitale europea della cultura insieme a Nova Gorica nel 2025) dal 21 marzo al 27 agosto 2023.
L’arco temporale preso in esame è idealmente quello che intercorre tra le elezioni del 18 aprile 1948 e le Olimpiadi di Roma del 1960, un periodo di rinascita economica e culturale, di grande fecondità sia dal punto di vista industriale che artistico e artigianale, momento aurorale del design italiano che sarebbe divenuto celebre come “Made in Italy”.
La sezione dedicata al design e alle arti applicate spazierà dai mobili alle lampade, dalle ceramiche ai vetri, dai metalli alle stoffe d’arredamento, ai tappeti e agli arazzi, scegliendo tra le eccellenze più esemplificative del periodo, sia dal punto di vista creativo che innovativo: i mobili disegnati da Franco Albini, Gio Ponti, Osvaldo Borsani, Gastone Rinaldi, Carlo Mollino, Ico Parisi, Marco Zanuso, Vico Magistretti, Luigi Caccia Dominioni, realizzati da Poggi, Cassina, Fornasetti, Arflex, Azucena, Tecno, Fontana Arte, Rima, le lampade all’avanguardia di Gino Sarfatti, Angelo Lelii, Max Ingrand e dei fratelli Castiglioni, le ceramiche affidate alla produzione industriale da Guido Andlovitz, Antonia Campi, Giovanni Gariboldi, Piero Fornasetti, Ettore Sottsass e quelle più “di nicchia” create da Guido Gambone, Guerrino Tramonti, Salvatore Meli, Pietro Melandri, Alessio Tasca, la San Polo o, ancora, quelle “d’autore” di Lucio Fontana, Fausto Melotti e Leoncillo Leonardi. La ricchissima e straordinaria produzione muranese verrà esemplificata attraverso il meglio della Venini & C. (Fulvio Bianconi e Paolo Venini), di Aureliano Toso (Dino Martens), di Barovier & Toso (Ercole Barovier), e di Archimede Seguso, oltre ai vetri sommersi di Flavio Poli per Seguso Vetri d’Arte e le preziose reazioni policrome di Giulio Radi. Completano il quadro innovativo dell’arredamento preziosi smalti di Paolo De Poli e dello Studio Del Campo, alcuni su disegno di Gio Ponti, argenti di Lino Sabattini, Eros Genazzi e la nuova produzione industriale in acciaio di Sambonet e di Alessi. Non potevano mancare, a corredo di tutto ciò, stoffe, tappeti e arazzi: dalla rutilante fantasia di Piero Fornasetti ai bozzetti, ai tessuti e agli arazzi di Oscar e Fausto Saccorotti, Enrico Paulucci ed Emanuele Rambaldi per MITA, i cotoni stampati di JSA e della MTS, i tappeti “d’autore” del laboratorio di Renata Bonfanti. Contribuiscono a ricreare l’atmosfera degli anni del boom alcuni esempi iconici di design industriale, come il televisore orientabile Phonola 17/18 del 1956, l’orologio meccanico Cifra 5 di Solari e inoltre la macchina da scrivere Olivetti Lettera 22 del 1950 e la macchina da cucire Necchi Mirella del 1957, entrambe disegnate da Marcello Nizzoli e premiate con il Compasso d’Oro, il più autorevole premio mondiale di design, istituito nel 1954. A questo tema sarà dedicata una sezione della mostra.
Gli anni Cinquanta rappresentano anche per la moda un decennio di fondamentale importanza, tanto che al 1951 si fa risalire la nascita ufficiale della moda italiana, grazie all’iniziativa illuminata di Giovan Battista Giorgini, imprenditore che ebbe l’intuizione di riunire a Firenze i più importanti talenti creativi del momento, selezionati tra quelli che sceglievano di non ispirarsi alle tendenze provenienti da Parigi, che sin dal Settecento era considerata la patria della moda. Cominciava così la favolosa stagione della Sala Bianca di Palazzo Pitti, scenografia d’eccezione di sfilate che radunavano i compratori di tutto il mondo ponendo le basi del fenomeno dell’Italian Fashion. Sarà esposta una selezione dei più significativi modelli del periodo, abiti e accessori, tra i quali creazioni di Emilio Pucci, Emilio Schuberth, Roberto Capucci, Simonetta, Alberto Fabiani, Sorelle Fontana, Jole Veneziani, Gattinoni, Biki, Curiel, Marucelli, Gucci e Salvatore Ferragamo. Queste firme annoveravano tra la propria clientela le stelle del cinema hollywoodiano come Ava Gardner, Marilyn Monroe, Elizabeth Taylor, Esther Williams, oltre alle dive “nostrane” come Sophia Loren, Gina Lollobrigida ed Elsa Martinelli. Al termine del decennio aprirà il suo atelier Valentino, che impronterà del suo stile i decenni successivi.
Nella promozione della nascente moda italiana sul piano internazionale si miscelavano sapientemente ingredienti unici come il patrimonio culturale italiano, un’artigianalità di altissimo livello e la vetrina offerta dalle produzioni cinematografiche. Se le capitali nazionali della moda erano Roma, Firenze e Milano, a nordest si preparavano dei talenti creativi destinati a grandi successi. Il triestino Renato Balestra, nel periodo considerato, era un apprezzato disegnatore per Schuberth e le Sorelle Fontana, ma avrebbe aperto un proprio atelier alla fine del decennio; a Milano già operava Gigliola Curiel. Mila Schön e Ottavio Missoni, entrambi dalmati, si affacciavano sulla scena della moda proprio negli anni Cinquanta per trionfare nel decennio successivo.
La sezione Design e Arti Applicate ospiterà circa 150 pezzi, provenienti da collezioni pubbliche e private, sarà curata da Carla Cerutti, già co-curatrice con Raffaella Sgubin della mostra “Futurismo. Moda. Design” del 2009, e si avvarrà della consulenza scientifica dell’Associazione degli Archivi delle Arti Applicate Italiane del XX secolo.
La sezione Moda sarà curata da Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin con la partnership della Fondazione Roberto Capucci e la collaborazione dell’Archivio della Moda italiana di Giovan Battista Giorgini e dello CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione) dell’Università di Parma. I capi in mostra arriveranno dalla Collezione Enrico Quinto e Paolo Tinarelli, dalla Fondazione Roberto Capucci e dagli archivi delle maison, come ad esempio il Museo Salvatore Ferragamo, l’Associazione Germana Marucelli, la Fondazione Micol Fontana, la Fondazione Archivio Emilio Pucci.


Progetto allestimento: Roberto Festi
Grafica in mostra: Studio Polo 1116, Sergio Brugiolo e Chiara Romanelli
Volume edito da Antiga Edizioni su progetto grafico di Studio Polo 1116


Palazzo Attems – Petzenstein
Gorizia, piazza Edmondo De Amicis 2
0481 385335
musei.erpac@regione.fvg.it


ORARI:
dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso lunedì
Ogni prima domenica del mese ingresso gratuito
(La mostra sarà chiusa domenica di Pasqua ma aperta il lunedì di Pasquetta)




Biglietti d'ingresso:
Biglietto intero: 6 euro
Biglietto ridotto: 3 euro (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni; soci Coop; soci Cec; soci FAI)


Ufficio Stampa della Mostra
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
www.studioesseci.net +39 049.6634999
roberta@studioesseci.net (rif. Roberta Barbaro)




PICTA Rassegna Europea d’arte contemporanea
Premio Città di Castrocaro Terme e Terra del Sole
Palazzo Pretorio Terra del Sole
15 febbraio - 18 marzo 2023
a cura di Giuseppe Bertolino e Michele Govoni
Inaugurazione 15 febbraio 2023 alle ore 18


Dal 15 febbraio al 18 marzo 2023 il cinquecentesco Palazzo Pretorio di Terra del Sole ospiterà l’esposizione di 84 opere di 28 maestri dell’arte contemporanea italiana ed europea. Espressioni di differenti modi di vedere e pensare degli artisti, accomunati dallo stesso amore per il colore e l’arte.
“Il privilegio del colore è la direzione che abbiamo deciso di dare a questa prima edizione di Picta - spiega Michele Govoni, Curatore della Rassegna -. Il colore può considerarsi come mezzo interpretativo della realtà e per questo profondamente mimetico della realtà stessa. Al contempo il colore può fungere da strumento simbolico che trasporta messaggi, i più diversi, sul filo delle cromie e dei significati più reconditi. Sarà decisamente interessante vedere come i diversi artisti affronteranno la profondità espressiva sul colore, restituendoci uno spaccato dell'attuale produzione artistica europea in relazione al tema proposto”.
Nell'ambito della Rassegna sono previsti diversi eventi culturali, oltre all'inaugurazione, fissata per il giorno 15 febbraio 2023 alle ore 18, e al finissage del 18 marzo 2023 alle ore 18:
18 febbraio ore 17.45 Con Loro dei fratelli Alfonso e Nicola Vaccari, a cura del giornalista Pietro Caruso.
21 febbraio ore 18 Serata dedicata a Giorgio De Chirico, a cura dei critici Simone Valmori e Michele Govoni, con la partecipazione della scrittrice Simona Palo.
28 febbraio 2023 ore 18 Serata dedicata a Grazia Deledda, a cura dello scrittore Maurizio Gioiello, della scrittrice Donatella Rabiti, del critico Michele Govoni, dell'Associazione gruppo fotografico Musa di Cervia e del Comune di Nuoro. Alla scrittrice sarà inoltre dedicata una mostra fotografica, allestita nella sala attigua a quella che ospita la rassegna d’arte.
4 marzo 2023 ore 17.45 Serata dedicata a Mario Bertozzi, a cura di Michele Govoni e Casa Bertozzi.
7 marzo 2023 ore 18 Serata dedicata all’Arte italiana anni Novanta, a cura di Roberto Brunelli, con la partecipazione di Michele Govoni e Giuseppe Bertolino.
14 marzo 2023 ore 17.45
Serata dedicata a Guerrino Tramonti, a cura di Michele Govoni.


Interverranno Marco Tramonti, Presidente di Fondazione e Casa Museo Guerrino Tramonti Aps, Michele Govoni, critico d’arte, Giovanni Mirulla, editore e giornalista, Massimo Isola, Sindaco di Faenza e Presidente di Aicc (Associazione Italiana Città della Ceramica). Francesco Billi, sindaco di Castrocaro Terme e Terra del Sole.
Moderatore della serata sarà il maestro Giuseppe Bertolino, direttore artistico di Picta che dichiara:
“In Picta - Rassegna Europea d'arte contemporanea ricordiamo Guerrino Tramonti (Faenza 1915-1992), pittore, ceramista e scultore tra i più apprezzati del Novecento italiano con una esposizione di opere che hanno ben rappresentato i periodi fondamentali della carriera artistica del maestro.
Nella ricorrenza del trentennale della sua scomparsa sono stati pianificati e andati in scena vari eventi.
Una carriera dedicata alla ricerca, alla sperimentazione fuori dai canoni accademici, con orizzonti che spaziano dalla scultura alla pittura oltre che alla ceramica, dall'architettura a varie forme di arti applicate, con sapienti collegamenti tra le espressioni più alte dell'arte e il quotidiano, in linea con il clima di sintesi delle arti dell'epoca.
Nascono così gli invetriati con craquelure degli anni Cinquanta, tra cui le geometriche nature morte, con una nuova figurazione sulla linea delle iconografie del neo cubismo, dell'astrattismo e del primitivismo, fino ad arrivare alle raffinate ceramiche richiamanti l’arte orientale vissute con il purismo formale del design in voga in Europa fra gli anni Sessanta e Settanta: una essenzialità che portò Tramonti a scegliere il grès, materia orientale i cui risultati non dipendono solo dalla cottura a elevata temperatura ma anche dall’impasto.
Tramonti si dedica alacremente e instancabilmente al suo lavoro per tutta la vita e raggiunge una compiutezza espressiva unica e personale, apprezzata dalla critica nazionale e internazionale e consacrata dalla interminabile quantità di mostre realizzate nel mondo.
Siamo orgogliosi di ospitare nell'ambito della Rassegna Picta un maestro ceramista internazionale.
L'arte contemporanea ha oggi il ruolo fondamentale di correggere energicamente una deriva che ha portato il mondo contemporaneo a una mediocrità imperante: limitatezza che le persone vivono senza accorgersene o senza esserne consapevoli. L’arte restituisce all'uomo la salvezza nella contemplazione. In un momento in cui la cultura è vittima designata della crisi economica, che sta lasciando cicatrici profonde nella società, attraverso l'arte riscopriamo che esiste un valore più alto, una dimensione umana e spirituale che resiste al di sopra dell'andamento finanziario, al di là dell'aumento del metano, dell’energia e della logica consumistica. L'arte contemporanea nonostante tutto è viva, pronta a contrastare la falsa mitologia moderna utile solamente a svuotare di senso e significato il mondo, dando nuova linfa. I fermenti culturali e artistici che pervadono l'Italia e l'Europa - prosegue l’artista -, affondano robuste radici nelle energie creative. Nella sua prima edizione, Picta ha come unico obiettivo mettere sotto un comune denominatore la bellezza dell'arte e il privilegio del colore - conclude Bertolino -. Artisti italiani e stranieri esporranno opere che raccontano sotto diverse forme e colori il vissuto di ciascuno di loro, l’estrema sintesi di un percorso di vita dedicata all'arte, alla creatività e all'amore per il colore, strumento indispensabile per esprimere emozioni e sensazioni per l'animo umano.”
Guerrino Tramonti nasce a Faenza il 30 giugno 1915 ed è artefice di qualità fin dagli anni giovanili; si forma alla scuola comunale di disegno industriale e plastica “Tommaso Minardi” e poi presso la Regia Scuola di Ceramica di Faenza, dove impara a conoscere i colori dal maestro faentino Anselmo Bucci, e dove lo scultore Domenico Rambelli, tra gli insegnanti, diventa punto di riferimento per il suo futuro artistico.
Inizia a esporre dall’età di quindici anni e, partecipando a numerosi concorsi d’arte come il Concorso Rubicone di Rimini (2° Premio 1932 e 1° Premio 1934) e il I Concorso Nazionale della Ceramica della Città di Faenza, approda negli ambienti artistico-culturali della capitale negli anni Quaranta.
Nel 1951 inaugura il suo studio in Via Tolosano a Faenza ed è nominato insegnante di plastica alla Scuola d’Arte di Civita Castellana.
Nominato Direttore della Scuola d’Arte per la Ceramica di Castelli d’Abruzzo nel 1953, realizza con vari collaboratori il “Terzo cielo”, un grandioso soffitto a due spioventi premiato alla X Triennale di Milano. Dirige poi la Scuola d’Arte di Cagli e l’Istituto Statale d’Arte di Forlì.
Fino agli anni Cinquanta, rimane sodale dell’ambiente romano più qualificato, con personalità come Libero De Libero, Leonardo Sinisgalli, il principe Massimo, e l’editore d’arte De Luca che nel 1956 pubblica la sua monografia nella collana “Artisti d’oggi”.
È per altro nota l’assidua frequentazione di artisti come Arturo Martini, conosciuto in Liguria nel 1938, quando lavora presso la manifattura “La Casa d’Arte Agnino & Barile” di Albisola, Filippo de Pisis a Venezia, dove vive dal 1944 al 1947, e Franco Gentilini, amico d’infanzia a Faenza e poi rincontrato a Roma.
Dopo i primi studi scolastici, Tramonti ha sempre condotto la sua ricerca creativa da autodidatta, fuori dai canoni accademici, allargando i suoi orizzonti dalla scultura alla pittura oltre che alla ceramica, all’architettura e a varie forme di arti applicate, collegando sempre le espressioni più alte dell’arte al quotidiano, in linea con il clima di “sintesi delle arti” dell’epoca.
Tramonti si dedica alacremente e instancabilmente al suo lavoro per tutta la vita e raggiunge una compiutezza espressiva unica e personale che, apprezzata fin da subito dalla critica e consacrata dalla interminabile quantità di mostre e rassegne collettive e personali, gode a tutt’oggi di fama internazionale.
Guerrino Tramonti muore a Faenza il 17 ottobre 1992.
A lui è dedicato il Museo Guerrino Tramonti, a Faenza nel tratto urbano della Via Emilia, attivo grazie alla Fondazione e all’Associazione istituita a suo nome.




PICTA Rassegna Europea d’arte contemporanea e Premio Città di Castrocaro Terme e Terra del Sole


Guerrino Tramonti nel trentennale della scomparsa


un progetto di Associazione Cavaforever Group Aps in collaborazione con Fondazione e Museo Guerrino Tramonti, Casa Bertozzi Centro d’arte e documentazione di Forlimpopoli, Associazione gruppo fotografico Musa di Cervia, Consorzio di promozione turistica Castrumcari, con il Patrocinio di: Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole, Pro loco di Terra del Sole e Il Resto del Carlino QN
a cura di Giuseppe Bertolino e Michele Govoni.
15 febbraio - 18 marzo 2023
Inaugurazione alla presenza delle Autorità mercoledì 15 febbraio ore 18
Palazzo Pretorio Terra del Sole
Via Vittorio Veneto 3, 47011 Terra del sole (FC)
dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle 19
il sabato e la domenica per appuntamento telefonando al 333 4608113 / 0543 766766
informazioni 347 0047196
visite guidate 348 9206619
Organizzazione della mostra a cura di Gilberto Valmori e Giuseppe Bertolino
Ufficio stampa a cura di Francesca Miccoli
Guerrino Tramonti 
Spazio Eventi, Palazzo Pirelli, Milano,
 dal 4 al 28 aprile 2023 
L'infinito che abbraccia 
i colori 
Un percorso emotivo tra isole materiche in 
dialogo fra loro: pittura, scultura, tessile e ceramica. 
Oltre la semplice mostra monografica, un 
viaggio in un mondo di luce e colore, alla ricerca di un significato più profondo dell'Arte, dove i sensi vengono poeticamente sublimati. 
Ma anche una riflessione sul valore delle arti applicate e dell'artigianato artistico, magistralmente interpretato da Guerrino Tramonti e così eccellente nell'area di Faenza. 
Programma evento martedì 4 aprile 2023: 
• Conferenza a cura di AICC, Associazione Italiana Città della Ceramica, ore 14,00. 
• Vernissage ore 18,30. 
Orari apertura mostra: lun/ven ore 10,30-18,30. Ingresso libero. 
Presentata da Fondazione e Museo Guerrino Tramonti di Faenza con il patrocino di Regione Emilia Romagna, Comune di Faenza, Comune di Milano, Unione della Romagna Faentina, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, AICC, European Route of Ceramics. 
In collaborazione con Regione Lombardia e con il supporto di Made4Art. 
Mostra a cura di Maria Christina Hamel. 

​
Click here to edit Il 31 marzo 2023, alle ore 11, nella Biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna, In concomitanza con le “Giornate nazionali delle “Case dei personaggi illustri italiani” previste per sabato 1 e domenica 2 aprile, appuntamento annuale promosso dall’associazione nazionale “Case della Memoria”, la Casa Museo Guerrino Tramonti,  riconosciuta e insignita del marchio nel 2023  dal Settore Patrimonio Culturale dell’Emilia Romagna. legge regionale 2/2022,  riceverà il contrassegno con il marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”, da esporre all’ingresso della Casa Museo.
Fondazione Guerrino Tramonti
Via Fratelli rosselli 8 - 48018 Faenza - Italia - 392.3011196
​museo@tramontiguerrino.it

Picture
PRIVACY POLICY
  • HOME
  • L' ARTISTA
    • REGESTO
  • MUSEO
    • LA FONDAZIONE
  • ARCHIVIO OPERE
  • MOSTRE
  • EVENTI
  • PREMI
  • MEDIA
  • CONTATTI